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Quanti tipi di Epilessie esistono?

7 Febbraio 2016 / ILAEV /

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Nell’Epilessia Generalizzata le crisi coinvolgono contemporaneamente tutto il cervello fin dall’inizio.

Nell’Epilessia Focale, invece, le crisi partono da una zona precisa, chiamata focolaio epilettogeno.

Fra le E. Generalizzate Idiopatiche ricordiamo:

Le Assenze Piccolo Male dell’infanzia: il bambino anche decine di volte al giorno si incanta, non risponde ai richiami per 5-20 secondi, trascorsi i quali si riprende immediatamente. L’EEG è tipico. Si può guarire spontaneamente con l’età.

  • Le Mioclonie Giovanili, dell’adolescente: caratterizzate da improvvisi scatti involontari degli arti superiori (più raramente degli inferiori), che talvolta precedono la crisi di Grande Male.

  • Il Grande Male al Risveglio,dell’adolescente, scatenata da brusco risveglio.

La crisi di Grande Male è chiamata anche crisi Tonico-Clonica generalizzata: improvvisa perdita di conoscenza, irrigidimento di tutti i muscoli (fase tonica), talvolta con emissione di un grido, chiusura forzata delle mascelle, caduta rovinosa a terra, apnea, cianosi (colorito bluastro) alle labbra e al volto; segue una fase di scosse ritmiche bilaterali degli arti (fase clonica), respiri stertorosi con emissione di bava; il tutto dura 1-2 minuti.

Nella fase postcritica tutti i muscoli si rilassano e può esserci perdita di urina, ritorna gradualmente il respiro normale e riaffiora gradualmente la conoscenza attraverso uno stato confusionale della durata di diversi minuti. Alla ripresa della conoscenza, almeno per un’ora, cefalea, sonnolenza, nausea.

Alle crisi delle Epilessie focali corrispondono sintomi che dipendono dall’area del cervello interessata in quel paziente. Pertanto esistono crisi motorie, sensitive, visive,

uditive, affettive, viscerali, ecc . La crisi focale può avere una propagazione limitata, Crisi Parziale, o può, più o meno rapidamente, trasformarsi in una crisi generalizzata tonico-clonica, crisi Parziale Secondariamente Generalizzata.

Esistono delle crisi parziali in cui la persona non ha alterazione della coscienza (Crisi Parziali Semplici). Altre invece, per quanto brevi, possono comportare la perdita della conoscenza (Crisi parziali Complesse) spesso accompagnate a movimenti automatici ripetitivi; altre ancora possono comportare la caduta rovinosa a terra.

La frequenza delle crisi e la gravità della forma di Epilessia può variare da una persona all’altra e anche nella stessa persona.

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